Un ex product designer di ByteDance, He Jiabin, ha creato un innovativo “AI pet” pensato per chi cerca compagnia senza bisogno di parole, di nome Ropet.
Di fatto è un pupazzo, che si presenta come una specie di gattino tecnologico: ha un corpo morbido, una temperatura simile a quella di un animale vero e sensori che rispondono al tocco con movimenti ed espressioni. Non parla, non esegue comandi ma capisce i feedback vocali e si comporta come un animale: l’esperienza è tutta nel prendersene cura.
Il progetto ha già trovato conferme sul mercato: in Giappone, tramite crowdfunding, ha raccolto oltre 50 milioni di yen, piazzandosi al primo posto della piattaforma Makuake. A questo si aggiunge un recente round di finanziamento da decine di milioni di yuan, guidato dal Beijing Artificial Intelligence Industry Investment Fund.
L’obiettivo ora è il lancio della versione cinese a novembre, con vendite stimate di decine di migliaia di unità. Ropet si propone così come un’alternativa originale nell’economia della solitudine, puntando più sul design emotivo che sulle performance tecniche dell’intelligenza artificiale.