Il senatore statunitense Josh Hawley, appartenente al partito repubblicano, ha avviato un’indagine sulle politiche relative all’intelligenza artificiale applicate dalla società Meta Platforms. La decisione arriva in seguito all’emergere di uno scandalo che ha visto il chatbot di Meta finire coinvolto, ancora una volta, in una conversazione a sfondo “sessuale” e “romantico” con un bambino.
Hawley, senatore per lo stato del Missouri, ha chiesto a Meta di poter visionare i documenti sulle politiche con un appoggio e una preoccupazione bipartisan espressa da tutti i membri del Congresso. Hawley ha dichiarato che la sua intenzione è quella di verificare “cosa farà Meta in futuro” per prevenire ulteriori casi di questo genere. Il senatore ha richiesto anche le bozze precedenti delle politiche insieme ai report interni sui rischi, compresi quelli sui minori e sugli incontri di persona.
Nei giorni scorsi, un’inchiesta di Reuters chiamata “GenAI: Content Risk Standards” aveva reso pubblico un documento interno di Meta nel quale vengono illustrati i limiti relativi a conversazioni romantiche e sessuali intrattenute da parte del chatbot con minorenni. Il documento distingueva tra contenuti consentiti, cioè romantici o sensuali, e contenuti inaccettabili che descrivevano la “desiderabilità sessuale” di un minore, etichettati come vietati. In merito a questo caso e alla lettera di Hawley, Meta si è limitata a definire “errati” ed “incoerenti” con le proprie politiche gli esempi messi in luce, non negando però l’autenticità del documento.
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