Dopo l’accordo con Meta, OpenAI abbandona Scale AI come proprio fornitore di dati

OpenAI teme che l'acccordo Meta-Scale AI possa permettere alla sua rivale di avere accesso a dati riservati e contenuti sensibili per la loro competizione

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Dopo l’accordo con Meta, OpenAI abbandona Scale AI come proprio fornitore di dati

In seguito all’accordo sottoscritto fra Meta e Scale AI, OpenAI ha deciso di abbandonare la sua collaborazione con la nota società di fornitura ed etichettatura dati.

La decisione è sorprendente, perché fino a pochi giorni fa Sarah Friar, direttore finanziario di OpenAI, aveva confermato la volontà dell’azienda di mantenere attivo il suo legame con Scale AI. Secondo quanto ricostruito da Bloomberg, OpenAI è ora alla ricerca di nuove aziende di fornitura dati più specializzate e qualificate nello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale avanzati con cui stabilire una partnership.

Questa scelta si inserisce all’interno del più ampio scontro in corso fra startup di intelligenza artificiale alla ricerca del primato e di una posizione di forza maggiore in grado di distaccare gli avversari. Con l’acquisizione di Scale AI da parte di Meta, si è diffuso il timore che questo potesse consentirle di accedere a dati riservati.

Per impedire ai propri partner di abbandonare la collaborazione, come anche paventato da Google nei giorni scorsi, Scale AI ha voluto precisare che Meta non avrebbe in nessun modo avuto un trattamento clientelare preferenziale e che non sarebbero state condivise informazioni riservate di altri clienti.

Nonostante queste affermazioni e prese di posizione, sembra che i maggiori clienti di Scale AI stiano abbandonando la società costringendola quindi ad un cambio di settore di business. Recentemente infatti, il CEO ad interim di Scale AI Jason Droege, ha annunciato la volontà di “raddoppiare” gli sforzi nel settore della applicazioni di AI per governi e aziende.

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