Dodici ex dipendenti di OpenAI hanno presentato un amicus brief (un documento legale presentato a una corte tipico del sistema giuridico statunitense) a sostegno della causa intentata da Elon Musk contro la trasformazione di OpenAI in un’entità a scopo di lucro. Gli ex dipendenti, tra cui ricercatori e leader nel settore della policy, sostengono che la struttura attuale di OpenAI – una non-profit che controlla le sue sussidiarie – rimanga fondamentale per la missione dell’organizzazione. E temono che la definitiva transizione a una società for-profit possa incentivare pratiche rischiose, come trascurare la sicurezza nello sviluppo dell’AI e concentrare il potere tra gli azionisti. La memoria è stata depositata dal professore di diritto di Harvard e fondatore di Creative Commons, Lawrence Lessig.
OpenAI ha risposto affermando che la sua missione rimarrà invariata e che la transizione prevede la trasformazione della sua divisione for-profit in una Public Benefit Corporation (PBC), una struttura simile a quella adottata da altri laboratori di IA come Anthropic e xAI .
La causa legale di Musk, che accusa OpenAI di aver abbandonato la sua missione non-profit, è stata autorizzata a procedere verso un processo con giuria previsto per la primavera del 2026, dopo che una richiesta di ingiunzione preliminare per bloccare la transizione è stata respinta da un giudice federale.
Anche gruppi come i California Teamsters, Encode altre organizzazioni non-profit hanno presentato petizioni al procuratore generale della California per fermare la transizione di OpenAI.
Elon Musk fa causa a OpenAI... di nuovo
Musk torna con una nuova denuncia praticamente identica alla precedente,…