Warner Bros. Discovery ha citato in giudizio Midjourney, popolare generatore di immagini basato sull’intelligenza artificiale, accusandolo di usare illegalmente contenuti protetti da copyright per addestrare il suo sistema e creare immagini e video di personaggi iconici come i Looney Tunes, Tom e Jerry, Scooby-Doo e Rick & Morty.
La denuncia sostiene che Midjourney sfrutta la proprietà intellettuale di Warner Bros. Discovery per attrarre abbonati, erodendo la domanda di prodotti ufficiali come poster e stampe. Lo studio allega esempi concreti in cui le immagini generate rispecchiano fedelmente film, serie TV e materiali promozionali.
Warner Bros. Discovery si unisce quindi a Disney e Universal, che hanno già citato Midjourney per ragioni simili, sostenendo che le aziende di AI stiano copiando contenuti senza compensare i creatori. Le cause sollevano il nodo legale del fair use: alcune sentenze recenti, come quella su Anthropic, indicano che la questione non è così netta e che la giurisprudenza si sta orientando solo ora per capire quando riconoscere il fair use e quando non farlo.
Warner chiede risarcimenti milionari, basati sui profitti di Midjourney, proponendo 150.000 dollari per opera violata.
Altri grandi studi, come Paramount, Amazon MGM Studios, Apple, Sony e Lionsgate, seguono con attenzione la vicenda, mentre la Motion Picture Association sottolinea l’importanza di proteggere il copyright per salvaguardare milioni di posti di lavoro e l’intera industria cinematografica americana.