La nuova startup dell’ex OpenAI Ilya Sutskever raccoglie un miliardo di dollari

La startup fondata a giugno dall’ex OpenAI Ilya Sutskever, Safe Superintelligence, ha raccolto un finanziamento di ben 1 miliardo di dollari. L’azienda rivale di OpenAI conta attualmente con 10 dipendenti ed è stata valutata 5 miliardi di dollari. Il progetto di Sutskever di sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale sicuri e altamente capaci prende forma. […]

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La nuova startup dell’ex OpenAI Ilya Sutskever raccoglie un miliardo di dollari

La startup fondata a giugno dall’ex OpenAI Ilya Sutskever, Safe Superintelligence, ha raccolto un finanziamento di ben 1 miliardo di dollari. L’azienda rivale di OpenAI conta attualmente con 10 dipendenti ed è stata valutata 5 miliardi di dollari. Il progetto di Sutskever di sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale sicuri e altamente capaci prende forma.

Il finanziamento sottolinea come alcuni investitori siano ancora disposti a scommettere su proposte che si concentrano sulla ricerca nell’intelligenza artificiale, nonostante un generale calo di fiducia nelle aziende AI. Tra gli investitori figurano noti fondi di venture capital come Andreessen Horowitz, Sequoia Capital, DST Global e SV Angel.

Secondo il CEO Daniel Gross, la missione di SSI è puntare “dritti verso una superintelligenza sicura” e dedicare un paio di anni alla ricerca e sviluppo prima di immettere il prodotto sul mercato. L’approccio riflette le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza dell’AI, culminate un disegno di legge in California che sta dividendo il settore tecnologico.

Pur essendo orientata alla sicurezza, Safe Superintelligence ha una struttura aziendale tradizionale a scopo di lucro, a differenza del modello non ortodosso di OpenAI. L’azienda è attualmente focalizzata sull’assunzione di talenti che sposino la sua cultura, senza dare troppa enfasi alle credenziali ed esperienza del settore.

Mentre prosegue nell’assunzione di personale qualificato, SSI prevede di collaborare con provider cloud e aziende di chip per soddisfare le sue esigenze di potenza di calcolo necessarie per i suoi ambiziosi progetti di ricerca sull’intelligenza artificiale.


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