Secondo quanto riferito da Reuters, il CEO di Nvidia Jensen Huang ha in programma un colloquio con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump esattamente il giorno prima di partire per la sua visita in Cina. Il contenuto del colloquio, non ancora confermato da nessuna delle due parti, non è stato reso noto. Diversi osservatori ipotizzano però che il tema centrale possa essere quello delle restrizioni alle esportazioni tecnologiche verso Pechino imposte dagli Usa alle aziende, fra cui Nvidia, per motivi di sicurezza nazionale.
In passato Huang ha espresso delle critiche severe nei confronti delle scelte dell’amministrazione statunitense, salvo poi adeguarsi e progettare un chip per la commercializzazione in Cina, il Blackwell RTX Pro 6000 che sarà presentato a settembre, modificato appositamente per rientrare nei canoni imposti dalle nuove leggi. Le restrizioni imposte, che hanno impedito la vendita del chip H20 realizzato per il mercato cinese, hanno comunque generato delle enormi perdite per Nvidia. La società stima infatti un calo delle vendite di 8 miliardi di dollari per il secondo trimestre dell’anno dopo aver registrato perdite per 2,5 miliardi di dollari nel primo.
Il viaggio di Huang in Cina è pensato principalmente per tenere incontri diplomatici di alto livello, trovare un margine operativo commerciale che rientri nelle regole imposte dagli Stati Uniti ed effettuare una dimostrazione di sostegno nei confronti del mercato cinese che rimane molto importante per la società statunitense. La Cina infatti rappresenta il 13% dei ricavi complessivi dell’azienda, con una presenza di oltre 1,5 milioni di sviluppatori e quasi 3.000 dipendenti nel paese. Il viaggio di Huang avviene in un momento comunque molto positivo per l’azienda, che ha da poco siglato un record storico di capitalizzazione raggiungendo quota 4.000 miliardi di dollari.
Dopo la stretta sulle esportazioni Nvidia lancia il chip Blackwell AI per la Cina
Si tratta di un chip meno costoso e con capacità…