La forte domanda di intelligenza artificiale sta causando un’enorme crescita del prezzo dell’afnio, che secondo le previsioni è destinato a raggiungere il suo massimo storico in territorio europeo. L’afnio (Hf), un metallo di transizione e sottoprodotto della raffinazione dello zirconio, è un componente fondamentale per l’industria dell’AI in quanto materiale chiave per la fabbricazione dei chip su cui vengono costruiti i modelli. A questo fattore di crescita si aggiungono anche i limiti di offerta dovuti ai controlli sulle esportazioni imposti dalla Cina.
Secondo Argus, un’agenzia britannica di consulenza e informazione indipendente sui prezzi, nell’ultimo mese il prezzo dell’afnio è cresciuto sensibilmente toccando quote che oscillano tra i 6.300 e i 7.000 dollari al kg e avvicinandosi al record di 7.100 dollari raggiunto nel 2023. A spingerlo in alto è la forte domanda proveniente dal settore elettronico e delle turbine a gas, entrambi legati allo sviluppo dell’AI. Le turbine a gas in particolare sono molto richieste dai data center che ospitano tecnologie di AI.
Secondo le previsioni di Argus, nel 2026 il prezzo dell’afnio è destinato a salire ulteriormente perché sul mercato c’è un eccesso di domanda di 12 tonnellate che non riesce ad essere soddisfatto e in prospettiva questo salirà ulteriormente. Diversi acquirenti stanno già effettuando ordini per il primo trimestre del prossimo anno, segno dell’aspettativa diffusa di una domanda ancora più forte.
Secondo la Federal Reserve il boom dell'AI non è paragonabile alla bolla delle dot-com
A differenza delle dot-com degli anni 90', le società di…
