Google diminuirà il consumo energetico nei casi di elevata pressione sulla rete elettrica

Gli accordi riguardano le attività particolarmente energivore dei data center e potrebbero essere da esempio come strategia per il futuro
Google diminuirà il consumo energetico nei casi di elevata pressione sulla rete elettrica

Google ha sottoscritto due accordi per la riduzione del consumo energetico all’interno dei propri data center nei periodi di elevato consumo energetico e sovraccarico sulla rete nazionale statunitense. Si tratta dei primi accordi di questo genere firmati dalla società con due aziende elettriche, la Indiana Michigan Power (I&M) e la Tennessee Valley Authority (TVA), resi necessari dal grande consumo energetico causato dai data center.

Da ora in avanti, quando le aziende lo richiedessero, Google diminuirà volutamente il proprio carico energetico legato ai data center per liberare spazio sulla rete. Si tratta di una misura che va a risanare le conseguenze di una crisi energetica generata in alcuni territori specifici degli Stati Uniti (in particolare in Texas, Georgia, Virginia, Indiana, Tennessee) dove l’uso intensivo di intelligenza artificiale supera spesso la disponibilità locale di energia causando un aumento generalizzato delle bollette per abitazioni e aziende e frequenti blackout.

In passato, programmi di risposta simili a questo erano già stati implementati in settori laddove il consumo energetico è particolarmente elevato, come ad esempio l’industria manifatturiera pesante o il mining di criptovalute. In questi casi le aziende ricevono pagamenti o riduzioni sulle bollette elettriche come compensazione dei disagi generati. Nel campo dell’intelligenza artificiale questi programmi sono nuovi e hanno ancora dei termini poco chiari. In futuro però potrebbero diventare sempre più comuni come strategia efficace per affrontare i problemi energetici causati dall’AI.

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