La multinazionale cinese specializzata in servizi di intelligenza artificiale Baidu ha presentato due nuovi chip di AI in occasione della sua conferenza annuale sulla tecnologia Baidu World, affermando che i nuovi prodotti potranno garantire alle aziende cinesi un’ottima potenza di calcolo a basso costo e controllata a livello nazionale.
Si tratta del chip M100, incentrato sull’inferenza e previsto per il 2026, e del M300, in arrivo all’inizio del 2027 e adatto sia all’addestramento che all’inferenza. L’inferenza è quel processo in cui un modello di AI agisce facendo previsioni o rispondendo alle richieste degli utenti, mentre l’addestramento è la fase precedente che riguarda il modo in cui i modelli imparano a svolgere compiti specifici analizzando grandi quantità di dati.
Oltre ai chip, Baidu ha anche presentato due prodotti supernodo. Si tratta di strumenti che sfruttano le funzionalità avanzate collegando più chip e superando le limitazioni dei singoli prodotti. Un supernodo è un nodo di rete che possiede caratteristiche avanzate e garantisce prestazioni maggiori in capacità di calcolo, banda di rete e affidabilità e disponibilità. L’azienda ha inoltre presentato una nuova versione del suo modello linguistico Ernie, che in base alla descrizione interna eccelle non solo nell’elaborazione del testo ma anche nell’analisi di immagini e video.
Le tensioni in corso fra Cina e Stati Uniti sull’accesso alla tecnologia hanno portato il governo di Pechino ad imporre dei divieti sulle importazioni di chip AI dall’estero, cercando di indurre le aziende locali a sviluppare in alternativa prodotti propri e a rivolgersi al mercato nazionale. La mossa commerciale di Baidu si inserisce in questo contesto e l’azienda cerca di sfruttare gli spazi che si sono creati per rilanciarsi economicamente e affrontare la rivalità con DeepSeek.
Baidu ha reso il suo modello Ernie X1 open-source: un altro "momento DeepSeek"?
La decisione di Baidu potrebbe avere delle implicazioni sul mercato…
