OpenAI ha alzato ancora l’asticella. Finalmente, Sam Altman ha presentato il tanto atteso GPT-5, definendolo il modello “più intelligente, veloce e utile” mai creato dall’azienda.
“Con GPT-3 era come parlare con uno studente del liceo, con GPT-4 con uno studente universitario. GPT-5, invece, è come un team di esperti con un dottorato”. Così, Altman ha dato il via a una presentazione di oltre un’ora, con dimostrazioni dal vivo e confronti sui benchmark.
Un ‘cervello’ che sa quando fermarsi… e quando spingersi oltre
La novità più interessante è il ragionamento adattivo: GPT-5 decide da solo quando approfondire e quando no. Se la risposta è semplice, è generata dal modello più veloce e arriva subito. Se invece serve analisi, si prende del tempo (comunque molto meno rispetto a quello richiesto da o3) e ‘ragiona’ più a fondo. Il sistema decide autonomamente, grazie a un router intelligente real-time, quando impiegare risorse maggiori (la versione ‘ragionante’ di GPT-5) in base alla complessità, al contesto e alle intenzioni esplicite – o implicite – dell’utente.
Il router di GPT-5 si affina continuamente, apprendendo da segnali come le valutazioni degli utenti, le correzioni o il cambio di modello, così da migliorare costantemente la scelta tra rapidità e profondità di ragionamento.
In pratica, combina il meglio dei modelli ultra-veloci (ma meno accurati) e dei modelli di reasoning avanzato, come o3, che però sacrificavano la rapidità. Sicuramente, un miglioramento significativo rispetto alla selezione dal classico menù a tendina (comunque ancora disponibile per gli utenti Pro).
GPT-5 è disponibile per tutti
Per la prima volta, il nuovo GPT è disponibile anche per gli utenti Free di ChatGPT. Per loro, ci sono dei limiti di utilizzo: una volta superati, si passa automaticamente a GPT-5 mini, più leggero ma comunque molto potente.
Gli abbonati Plus, invece, hanno limiti di utilizzo molto più elevati, mentre quelli Pro (circa $200/mese) hanno accesso illimitato e possono usufruire di GPT-5 Pro – una versione che ‘pensa’ più a lungo, adatta alle attività più complesse – tramite il selettore dei modelli. GPT-5 sarà disponibile anche per i piani Team, Enterprise ed Education, con rollout previsto entro una settimana per tutti gli utenti aziendali.
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Meno allucinazioni, più affidabilità
OpenAI punta inoltre a rendere i propri modelli sempre più affidabili: “GPT‑5 è decisamente meno incline alle allucinazioni rispetto ai nostri modelli precedenti – si legge sul sito ufficiale dell’azienda – Sui prompt rappresentativi del traffico di produzione di ChatGPT, GPT‑5 commette circa il 20% di errori fattuali in meno rispetto a GPT‑4o, mentre quando ragiona, GPT‑5 commette circa il 70% di errori fattuali in meno rispetto a OpenAI o3”.
Coding creativo: un’app ‘completa’ in pochi minuti
Sul fronte sviluppo, GPT-5 mostra un lato sorprendentemente creativo: basta un prompt essenziale e di pochissime righe per generare in pochi minuti un’applicazione funzionante.
Nei test interni, ha superato i risultati di o3 per qualità del codice front-end, raggiungendo punteggi record in benchmark come SWE-bench Verified (74,9%) e Aider polyglot (88%).
Oltre ai benchmark di coding, GPT-5 ha mostrato un miglioramento nell’efficienza: nei compiti di programmazione e reasoning visivo ha utilizzato fino al 50-80% in meno di output token rispetto a o3, riducendo così tempi di elaborazione e costi.
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Voce più naturale e multilingue
L’Advanced Voice Mode è ora disponibile per periodi prolungati anche per gli utenti Free, senza il ritorno forzato alla vecchia voce sintetica dopo pochi minuti. Questa nuova modalità offre una voce più naturale e realistica, capace di gestire in modo fluido le interruzioni e di adattarsi meglio al ritmo della conversazione.
Grazie alla sua capacità di passare fluidamente da una lingua all’altra, è ideale per dialoghi multilingue, sessioni di apprendimento di lingue straniere e conversazioni miste, rendendo l’interazione più coinvolgente, intuitiva e vicina a un vero scambio umano.
AI e salute: una storia personale
Per presentare le funzionalità di GPT-5 legate alla salute, Sam Altman ha ripreso la parola per cederla subito a un dipendente e a sua moglie, la quale sta affrontando contemporaneamente diverse tipologie di cancro.
Lei ha raccontato come ChatGPT l’abbia aiutata nell’ultimo anno a reperire informazioni mediche affidabili, organizzare domande da porre ai medici e valutare diverse opzioni terapeutiche. Un esempio concreto di come l’AI possa diventare un alleato nella vita reale, non solo un assistente virtuale.
“Rispetto ai modelli precedenti, [GPT-5, ndr] agisce più come un collaboratore attento, che segnala in modo proattivo potenziali problemi e pone domande per fornire risposte più utili. Il modello ora risponde in modo più preciso e affidabile, adattandosi al contesto, al livello di conoscenza e alla posizione geografica dell’utente, in modo da fornire risposte più sicure e utili in un’ampia gamma di scenari”, spiega la società.
OpenAI, però, mette le mani avanti: “È importante sottolineare che ChatGPT non sostituisce un medico professionista: consideralo piuttosto un supporto che ti aiuta a comprendere i risultati, a porre le domande giuste durante le visite mediche e a valutare le opzioni disponibili nel momento in cui devi prendere una decisione”.
API flessibili per sviluppatori
Sul versante tecnico, la nuova API permette di impostare il livello di ragionamento necessario per ogni richiesta, eliminando la necessità di passare da un modello all’altro a seconda del compito.
Le API supportano anche input multimodali – testo, immagini, audio e video – e possono essere collegate a strumenti esterni come Gmail o Google Calendar, aprendo la strada a integrazioni personalizzate e automazioni avanzate.
Altre informazioni sul sito ufficiale di OpenAI.
