Le panoramiche di intelligenza artificiale introdotte da Google lo scorso maggio, denominate “AI Overviews”, sono finite al centro di approfondimenti da parte dell’Autorità antitrust dell’Unione europea dopo che un gruppo variegato di editori indipendenti ha sollecitato alcune verifiche sulla legittimità del loro funzionamento e su eventuali danni arrecati dalle stesse alla propria attività economica.
Il caso è stato sollevato in data 30 giugno da un documento prodotto dall’Independent Publishers Alliance, un’organizzazione fondata nel 2021 in rappresentanza degli editori digitali, e sostenuto da altri gruppi come il Movement for an Open Web e la no-profit Foxglove Legal Community Interest Company. Nel documento si sostiene che Google stia abusando del suo potere di mercato nella ricerca online utilizzando “in modo improprio i contenuti web per le panoramiche AI”. Un fatto che, a detta degli editori, “ha causato e continua a causare danni significativi agli editori, compresi quelli di notizie, in termini di traffico, lettori e perdite di fatturato”.
Nella rimostranza contro Google si sottolinea inoltre che le sue panoramiche AI, che compaiono sopra i tradizionali collegamenti ipertestuali alle pagine web cercate dagli utenti, creano uno svantaggio ai contenuti originali degli editori ai quali non è consentito “di scegliere di non far sì che il loro materiale venga acquisito per l’addestramento del modello linguistico di grandi dimensioni dell’intelligenza artificiale”.
La decisione di Google di integrare aspetti di AI nella sua barra delle ricerche ricalca una strategia dell’azienda nel cercare di restare al passo con i rivali del settore nell’ambito di una competizione giocata sul lancio prodotti AI sul mercato e sul livello di soddisfazione degli utenti.
Google addestra l'AI con i contenuti YouTube all'insaputa dei creatori
Molti creatori YouTube contestano l'uso che Google fa dei loro…