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Un Biden fake ha chiamato migliaia di persone: è stata una oscura società texana

Il 21 gennaio gli elettori americani del New Hampshire hanno ricevuto migliaia di telefonate in cui la voce registrata del presidente Biden diceva loro di non votare alle primarie. Il presidente definiva le primarie del loro stato “un mucchio di sciocchezze” e diceva alla gente di “conservare il proprio voto per le elezioni di novembre”. Si è trattato di uno dei primi esempi di deepfake su larga scala per influenzare la vita elettorale di un paese democratico.

Un imbroglio molto veritiero

Tanti cittadini non avvezzi alle nuove tecnologie hanno pensato che la registrazione fosse reale. Alla fine della telefonata la voce di Biden scandiva anche il numero di telefono di Kathy Sullivan, ex presidente del Partito democratico del New Hampshire. Almeno una dozzina di persone, tra le migliaia che hanno ricevuto la chiamata, l’hanno chiamata per delucidazioni. Il caso ha tenuto banco diversi giorni nel dibattito pubblico americano.

Dopo un’indagine concentrata e impegnativa, si è scoperto che l’autore del reato parebbe essere una società chiamata Life Corporation, con sede in Texas, già sorpresa in precedenza a diffondere disinformazione.

Le chiamate nel New Hampshire sono state indagate dal procuratore generale dello Stato a metà gennaio ed è stata avviata un’indagine che ha coinvolto anche altre agenzie e autorità. Le telefonate sono state intercettate del sistema nazionale che monitora robocall e spam telefonici.

La misteriosa Life Corporation

Gli investigatori sono riusciti a ricondurre le chiamate inizialmente a un fumoso fornitore di telecomunicazioni chiamato Lingo, spesso associato anche ad altre numerose compagnie dall’origine poco chiara. Tra queste si contano Americatel, BullsEyeComm, Clear Choice Communications, Impact Telecom, Matrix Business Technologies e VarTec Telecom. Secondo gli inquirenti la società “madre” effettua da anni operazioni di chiamate illegali riconducibili a finte aziende simili.

Lingo, tuttavia, stava trasmettendo in questo caso le chiamate esclusivamente per conto della Life Corporation, società del Texas di proprietà di un certo Walter Monk e anch’essa non estranea ad attività illegali, a quanto noto addirittura a partire dal 2003. Sia Life Corporation che Lingo hanno ricevuto un provvedimento di cessazione e desistenza , ora bisognerà formalizzare le accuse.

L’inizio della lotta contro i fake

Il lavoro legale è solo all’inizio e le circostanze sembrano allontanare l’ombra di servizi segreti stranieri, forse cinesi, il cui coinvolgimento era da alcuni sospettato all’inizio. Tuttavia non è ancora possibile dirlo con certezza.

Il Procuratore Generale – dicono le autorità – sta continuando a indagare se Life Corporation abbia lavorato con o sotto la direzione di altre persone o entità e in questo momento non può dire se altri siano coinvolti“.

I fake vocali di Biden rappresentano solo l’inizio della lotta che la società umana dovrà intraprendere contro le falsità create dall’intelligenza artificiale. E l’imbroglio in questione risulta anche piuttosto grezzo: il passaggio davvero allarmante si avrà con la tecnologia generativa. Con le tecnologie odierne è possibile far dialogare qualcuno con una falsa voce progettata per imitare una specifica persona.


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