Secondo quanto riferito dalla sala stampa vaticana all’agenzia ANSA, Papa Francesco parteciperà al G7 in Puglia incentrato sull’intelligenza artificiale tra il 13 e il 15 giugno. Il pontefice dialogherà con i capi di Stato di Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Giappone, Canada, Francia e Italia. Ѐ la prima volta nella storia che un pontefice partecipa al Gruppo dei Sette.
L’attenzione crescente
La sua partecipazione dovrebbe svolgersi dal vivo e in presenza, a riprova dell’importanza che la nuova tecnologia riveste anche agli occhi del Vaticano. D’altronde illustri rappresentanti dello Stato Pontificio sono già presenti da tempo nelle cronache AI. Si pensi ad esempio al teologo francescano Padre Paolo Benanti, consigliere di Papa Francesco sui temi dell’intelligenza artificiale e dell’etica della tecnologia e unico italiano membro del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite.
Il Papa ha già dedicato all’intelligenza artificiale il Messaggio per la Pace del primo gennaio e il Messaggio per la Giornata delle Comunicazioni sociali nello stesso mese. Inoltre è noto come durante udienze e incontri privati affronti spesso l’argomento e le sue implicazioni etiche. Di recente Papa Francesco ha ricevuto il CEO di Cisco System Chuck Robbins e negli ultimi mesi ha dialogato anche con Elon Musk o Tim Cook.
L’invito dall’Italia
La partecipazione del Papa è stata confermata direttamente dal premier Giorgia Meloni dai suoi canali social. Dal suo video emerge che la sua presenza è frutto di un invito da parte dell’Italia.
“Ѐ la prima volta nella storia che un pontefice partecipa ai lavori del gruppo dei Sette – ha dichiarato la premier – e il Santo Padre lo farà nella sezione ‘Outreach’ aperta cioè anche ai paesi invitati e non solo ai membri del G7. Io sono convinta che la presenza di Sua Santità darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale dell’intelligenza artificiale. Sul presente e sul futuro di questa tecnologia si misurerà ancora una volta la capacità della comunità internazionale di fare quello che il 2 ottobre del 1979 un altro Papa, San Giovanni Paolo II ricordava nel suo celebre discorso alle Nazioni Unite: – L’attività politica, nazionale e internazionale, viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo ed è per l’uomo“.