OpenAI continua la conquista dell’editoria: accordo con Condé Nast sui contenuti

OpenAI e Condè Nast hanno annunciato una partnership che accelera la 'conquista' di Altman del mondo dell'editoria.

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OpenAI continua la conquista dell’editoria: accordo con Condé Nast sui contenuti

OpenAI continua a ridefinire il panorama dell’informazione digitale. L’azienda di Sam Altman e Condé Nast hanno annunciato una partnership strategica a lungo termine. L’accordo prevede l’integrazione dei contenuti di marchi iconici come Vogue, Wired e The New Yorker all’interno della suite di prodotti AI di OpenAI, tra cui ChatGPT e il nuovo SearchGPT.

Strategie di sopravvivenza editoriale

Questa collaborazione strategica, i cui dettagli finanziari non sono stati resi noti, rappresenta un’ulteriore tappa nel percorso di OpenAI verso la costruzione di un ruolo di supporto più o meno ‘fisso’ dell’editoria. Almeno di quella parte di editoria che ha scelto l’alleanza anziché lo scontro come il New York Times.

In un’e-mail riportata dal New York Times, il CEO di Condé Nast, Roger Lynch, ha affermato che l’accordo compenserà parte dei ricavi che le aziende tecnologiche hanno strappato agli editori negli ultimi anni. “L’intelligenza artificiale generativa – ha scritto – sta cambiando rapidamente il modo in cui il pubblico scopre le informazioni. È fondamentale che incontriamo il pubblico dove è in grado di abbracciare le nuove tecnologie, garantendo al contempo la corretta attribuzione e compensazione per l’uso della nostra proprietà intellettuale“. L’impressione è sempre più che il mondo dell’editoria preferisca accettare un futuro in cui, nell’assorbimento inevitabile con l’intelligenza artificiale, i contenuti vengano svalutati (ma pagati) piuttosto che direttamente rubati.

La trasformazione di un panorama

Negli ultimi mesi la startup supportata da Microsoft ha siglato accordi simili a quest’ultimo con importanti realtà editoriali internazionali, come il Financial Times, Le Monde e in Italia con il Corriere della Sera.

Brad Lightcap, direttore operativo di OpenAI, ha affermato che l’azienda si impegna a collaborare con gli altri editori di notizie per “garantire che, mentre l’intelligenza artificiale svolge un ruolo più importante nella scoperta e nella distribuzione delle notizie, mantenga accuratezza, integrità e rispetto per la qualità dei reportage“.

Il panorama continua dunque la sua trasformazione anche se i pareri in merito a dove questa trasformazione possa condurre sono contrastanti.


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