Nella battaglia legale iniziata da Elon Musk contro OpenAI, l’azienda sviluppatrice di ChatGPT ha deciso di rispondere alle accuse dell’imprenditore, il quale sostiene che OpenAI sarebbe dovuta rimanere una no-profit.
Secondo quanto rivelato dalla startup, però, Musk era d’accordo sulla necessità di raccogliere investimenti e aveva intenzione di fondere la società guidata da Sam Altman con Tesla o, in alternativa, chiedeva di ottenerne il pieno controllo.
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OpenAI smentisce Musk: “La prova è nelle email”
Con una serie di email rese pubbliche sul proprio blog ufficiale, OpenAI ricostruisce il processo decisionale che ha portato all’attuale configurazione dell’azienda e spiega la propria versione dei fatti, sostenendo (e provando attraverso le sue stesse parole) che Musk concordava sulla necessità di raccogliere più fondi e che, allo scopo di competere con Google/DeepMind, aveva proposto di fondere la startup con Tesla.
Non trovando la propria strada all’interno della società, a febbraio 2018, l’imprenditore ha deciso di lasciare OpenAI, dichiarando che “aveva intenzione di costruire un concorrente AGI (artificial general intelligence, ndr) all’interno di Tesla“.
Musk ha inoltre scritto a fine dicembre che OpenAI non sarebbe mai divenuta rilevante per Google/DeepMind senza un cambio di rotta in termini di esecuzione e risorse: “Anche raccogliere diverse centinaia di milioni non sarà abbastanza. Servono immediatamente miliardi ogni anno o non pensateci nemmeno“ (immagine in evidenza).
Il commento di OpenAI
“Siamo tristi che si sia arrivati a questo con qualcuno che ammiravamo profondamente: qualcuno che ci ha ispirato a puntare più in alto, poi ci ha detto che avremmo fallito, ha creato un competitor e ci ha fatto causa quando abbiamo iniziato a fare progressi significativi verso la missione di OpenAI senza di lui – si legge nel post sul blog dell’azienda –. Siamo concentrati sul portare avanti la nostra missione e abbiamo molta strada da fare. Mentre continuiamo a migliorare sempre di più i nostri strumenti, siamo entusiasti di implementare questi sistemi in modo che diano potere a ogni individuo”.
Tutte le email rese pubbliche dall’azienda sono consultabili sul blog di OpenAI.