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Meta lancia la sua AI, la vision di LeCun | Weekly AI #60

Weekly AI news è la rassegna stampa settimanale curata dai nostri editor sui temi più rilevanti legati all’AI. Sanità, legal, trasporti, innovazione, moda, ambiente: ogni settimana, una raccolta delle novità che stanno cambiando il mondo.

Sextortion e ghostbot, l’intelligenza artificiale e i reati online

Negli ultimi anni, il progresso dell’intelligenza artificiale ha aperto la strada a nuovi tipi di reati che sfruttano questa tecnologia avanzata.  

In particolare, due fenomeni preoccupanti hanno attirato l’attenzione delle autorità e dei ricercatori: la sextortion e il ghostbot. Queste pratiche hanno visto un aumento esponenziale, un fenomeno che mette a rischio la privacy e la sicurezza degli utenti. 

Quando le relazioni sono artificiali

“Le relazioni sono lo specchio della società. In questi anni di accelerazione crescente non potevano uscirne indenni. I social le hanno messe prima in vetrina e poi smaterializzate. Sono diventate numeri e vanità, dai numeri poi sono nati gli influencer. Ora con l’AI siamo di fronte a un altro salto, ancora più forte.  

Mesi fa, girando per TikTok, ho cominciato a imbattermi in pubblicità che proponevano un partner virtuale. Esattamente, un partner totalmente virtuale, non una persona fisica ma una creazione in 3D, un software guidato da una AI che prometteva di parlare, interagire e creare una relazione sentimentale. Sicuramente mi avrebbe dato sempre ragione e questa sarebbe stata una esperienza nuova in una relazione. Ma sorvoliamo. Mi ha colpito molto comunque, ho pensato ‘ecco ci siamo arrivati, la fuga dalla realtà diventa più totalizzante’.  

Questo è un segno precursore di un più grande fenomeno che scorre sotto la superficie, una fatica esistenziale, una difficoltà a relazionarsi, una incapacità di affrontare il dolore. Spesso tutte queste cose assieme. Infatti ecco emergere altri casi apparentemente diversi, ma con lo stesso filo conduttore”.  

Il pensiero del fondatore e CEO di Reputation Manager, Andrea Barchiesi, sul fenomeno delle relazioni artificiali: 

Meta lancia la sua AI, la vision di LeCun per una tecnologia più umana e open-source

Il nuovo approccio all’intelligenza artificiale di Meta potrebbe superare le limitazioni dei sistemi attuali. È quanto spera il Chief AI Scientist della casa madre di Facebook, Yann LeCun, la cui visione si è concretizzata in I-JEPA, un’architettura che mira a creare macchine in grado di apprendere ‘da sole’ (self-supervised learning). Il tutto con l’ottimismo di chi non condivide l’opinione prevalente sui rischi esistenziali che potrebbero sorgere dai possibili sviluppi dell’AI. 

Il Parlamento europeo approva l’AI Act

Il Parlamento europeo ha approvato l’AI Act, atto sovranazionale che mira a regolamentare lo sviluppo e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.  

Il testo divide le applicazioni in base al rischio che comportano per i diritti fondamentali e impone restrizioni di trasparenza e controllo umano per quelle ad alto rischio. Presenti anche divieti e paletti per i modelli di linguaggio di grandi dimensioni come ChatGPT.  

Ora proseguirà il negoziato con la Commissione Ue e con i singoli governi. L’entrata in vigore dell’AI Act è prevista per il 2026, ma alcuni attori vorrebbero accelerare il processo, date le continue evoluzioni nel campo.

L’AI Act e la tutela dei diritti

L’Unione europea sta completando la sua corsa verso la regolamentazione dell’intelligenza artificiale nel vecchio continente. Con l’approvazione dell’AI Act a livello parlamentare, si apre ora un’ultima fase di negoziazione trilaterale, in cui potrebbero essere affrontate alcune mancanze riscontrate nella versione del testo approvata dal legislatore Ue.

Google lancia Demand Gen e Video View Campaigns

Google ha annunciato il lancio di due nuovi servizi: Demand Gen e Video View Campaigns. Due novità introdotte con l’obiettivo di potenziare gli strumenti pubblicitari offerti dalla piattaforma del colosso tech. 

Secondo il 42% dei CEO, l’AI potrebbe distruggere l’umanità entro il prossimo decennio

Il 42% dei CEO intervistati allo Yale CEO Summit ha espresso seri timori riguardo al potenziale dell’intelligenza artificiale di rappresentare una minaccia per l’umanità nei prossimi cinque-dieci anni

In particolare, il 34% ritiene che ciò potrebbe accadere nel prossimo decennio, l’8% anticipa il termine della previsione al 2028, mentre il 58% non crede che ciò possa mai accadere e non è preoccupato.

Beatles, John Lennon canta in un brano inedito grazie all’AI​

Paul McCartney è riuscito a ‘ripulire’, con l’intelligenza artificiale, una vecchia registrazione di John Lennon, che potrà tornare a cantare con i Beatles in un’ultima canzone.

Si tratta di una delle molteplici applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito musicale.


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