Il Garante della Privacy italiano ha dichiarato venerdì di aver avviato un’indagine su Sora, lo strumento di intelligenza artificiale della società statunitense OpenAI. L’applicazione, presentata a febbraio, è ancora in fase di test e disponibile solo ad una ristrettissima selezione di utenza.
L’organo si è dichiarato preoccupato dalle “possibili implicazioni per il trattamento dei dati personali degli utenti situati nell’Unione Europea e in particolare in Italia” e ha chiesto “chiarimenti” a OpenAI.
L’organismo di vigilanza ha affermato che l’azienda avrà venti giorni per fornire diverse informazioni sui dati raccolti utilizzati per addestrare lo strumento specificando il loro utilizzo. In particolare il garante chiede di sapere “se si tratta di dati personali e se questi includono determinate categorie (convinzioni religiose o filosofiche, opinioni politiche, salute, vita sessuale)“.
L’ente intende avere conferma del fatto che Sora rispetterà le norme europee sulla protezione dei dati nel momento in cui verrà rilasciato nell’UE.