Google Bard, il chatbot intelligente lanciato da Google a marzo 2023, è oggi disponibile anche in Italia. Dopo il lancio iniziale negli Stati Uniti, il modello conversazionale di Google funziona ora in più di 40 lingue ed è attivo anche nel resto d’Europa e in Brasile.
Il lancio in Italia
L’annuncio è apparso anche sul blog di Google Italy, che ha pubblicato un post per presentare le novità e le funzionalità di Bard disponibili da oggi anche per gli utenti italiani:
“La curiosità e l’immaginazione sono le forze alla base della creatività umana. Da un bambino che inventa un gioco, a un gruppo di amici che sogna un viaggio insieme, a una persona con una nuova idea imprenditoriale, la capacità di immaginare nuove possibilità è una delle caratteristiche più innate che abbiamo.
Per questo abbiamo creato Bard: per esplorare questa curiosità, potenziare l’immaginazione e permettere alle idee di evolvere, aiutando le persone a dare forma alla propria creatività.
Oggi annunciamo la più grande espansione di Bard fino a questo momento. Infatti, da oggi Bard è disponibile nella maggior parte del mondo e nelle lingue più diffuse, includendo così anche l’Italia e l’italiano. Inoltre, Bard si arricchisce di nuove funzionalità per aiutarvi a personalizzare meglio la vostra esperienza”.
Le novità di Google Bard
Insieme all’espansione territoriale e linguistica, Google ha dunque introdotto in Bard una serie di nuove funzionalità che rendono il chatbot ancora più fruibile.
- Tra le caratteristiche principali messe in evidenza da Google, vi è la possibilità di personalizzare le risposte del chatbot, ad esempio scegliendo tra diversi toni e stili di conversazione più o meno formali.
- Inoltre, è possibile riorganizzare e modificare le conversazioni avute con Bard, in modo da poterle rivedere e utilizzare in un secondo momento.
- Ma le novità non finiscono qui. Ora è anche possibile optare per le risposte vocali, così da poter ascoltare la corretta pronuncia delle parole (si pensi al caso dell’apprendimento di una lingua straniera) e le risposte fornite ai quesiti dell’utente in ‘stile podcast’.
- Dulcis in fundo, l’opzione di inserire immagini come prompt per avviare la conversazione con Bard. In questo modo, il chatbot può analizzare l’immagine fornita dall’utente e generare risposte pertinenti e informazioni aggiuntive sulla base del contenuto visivo.
I competitor
Il mercato dell’intelligenza artificiale generativa, e soprattutto quello dei modelli conversazionali, vede ora la presenza ingombrante di una serie di player intenzionati a ritagliarsi una fetta di mercato in un settore in continua evoluzione ed espansione.
Da una parte, c’è OpenAI con il suo ChatGPT, che ormai tutti conosciamo. Dall’altra, una serie di società che stanno investendo sempre di più negli sviluppi delle tecnologie emergenti.
Anthropic ha di recente annunciato il lancio di Claude 2, Microsoft – che ha investito molto in OpenAI – continua a offrire il suo Bing Chat, mentre Elon Musk è ‘riapparso’ con la presentazione sommaria della sua nuova società, xAI, che si pone obiettivi ambiziosi e per alcuni utopici.