Mentre la Turchia si prepara alle sue elezioni locali nazionali, previste per il 31 marzo, si teme la crescente minaccia della disinformazione e dei falsi media creati attraverso l’intelligenza artificiale.
Il problema maggiore sembra essere causato dalla diffusione di video della cui effettiva creazione o manipolazione artificiale non si può essere del tutto sicuri.
All’inizio di quest’anno, un video diffuso sui social media mostrava il sindaco dell’opposizione di Istanbul Ekrem Imamoglu elogiare il Partito Giustizia e Sviluppo del presidente Erdogan. Il video è stato ampiamente screditato e ha sollevato timori sulla manipolazione dei media in un’elezione in cui il partito di Erdogan sta cercando di riconquistare le città vinte dall’opposizione nel 2019.
Oltre al video di Imamoglu, nel periodo precedente alle elezioni si sono verificati numerosi altri ‘incidenti’ che hanno avuto per protagonisti candidati che competono per posizioni che vanno da sindaco metropolitano al rappresentante del villaggio.
Il Partito dei Lavoratori della Turchia ha annunciato domenica il ritiro della candidatura a sindaco dell’ex calciatore Gokhan Zan nella provincia di Hatay dopo la diffusione di una registrazione in cui Zan avrebbe discusso di tangenti e di un possibile lavoro con l’emittente statale TRT in cambio della corsa contro il sindaco in carica del CHP. Il candidato però nega con forza la veridicità della registrazione e ha presentato una denuncia penale sostenendo di essere stato sottoposto a “minacce e ricatti” e sostenendo la creazione del falso tramite l’intelligenza artificiale.
Emre Ilkan Saklica, direttore del progetto di verifica dei fatti Teyit, ha dichiarato che i video e le immagini false rappresentano attualmente una “enorme minaccia” per le elezioni del paese.