La diffusione dell’AI potrebbe portare alla perdita di moltissime occupazioni nei prossimi anni. È quanto emerge da un recente rapporto del Fondo Monetario Internazionale.
In particolare, il Fmi stima che, nelle economie emergenti come Cina e India, i posti di lavoro a rischio siano il 40%. Questi costituiscono il 26% del totale nei Paesi a basso reddito mentre, nelle economie avanzate come quelle europee e degli Stati Uniti, 6 lavoratori su 10 potrebbero perdere il proprio lavoro.
A risentire maggiormente dell’effetto dell’intelligenza artificiale saranno le occupazioni facilmente automatizzabili, come quelle degli operatori di call center, ma anche quelle più fisiche, come i camerieri e i lavapiatti, e alcune professioni artistiche. I lavori che richiedono competenze relazionali e decisionali complesse, come medici e avvocati, potranno invece trarre beneficio dalle nuove tecnologie.