Aug X Labs ha presentato Augie, uno strumento di creazione video che permette di clonare la propria voce per produrre da zero contenuti vocali. La funzione è accessibile a ogni utente ed è un’applicazione pensata soprattutto per la creazione di materiale utile per campagne pubblicitarie, progetti di marketing e lavori sui social media.
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Una fabbrica di spot
Creato in collaborazione con ElevenLabs, lo strumento è studiato per aggiungere rapidamente foto (estraendole da un archivio di Getty o generate dalla AI), testi, narrazione e musica ai video senza dover imparare precedentemente il montaggio audio e video. Si può arrivare insomma al risultato di avere una pubblicità personalizzata per la propria attività, senza grosso sforzo.
L’elemento del tool vocale è certamente il più interessante. Si rivolge alle esigenze tutti coloro che hanno necessità di una registrazione vocale professionale ma non hanno accesso a materiale utile allo scopo o semplicemente non hanno il tempo per registrarlo.
Aggirare l’imbarazzo
Il team ha inserito la funzione di clonazione vocale in seguito alla raggiunta consapevolezza che spesso molte persone non amano parlare al microfono o non sono pratici nel farlo.
“Sareste sorpresi – ha detto il fondatore Jeremy Toeman, fondatore di Aug X, a The Verge – dal numero di persone che utilizzano la nostra funzione di clonazione vocale e si avvicinano a noi per ringraziarci perché non amavano registrare la narrazione“.
Non si è tuttavia obbligati a clonare la propria voce. La piattaforma, di voci, ne contiene di default circa quaranta. Possono ‘leggere’ sia testi auto-generati dall’app in base a indicazioni che testi forniti dagli utenti. E possono farlo con una cadenza del tutto associabile a quella umana.
Allo stato attuale la versione beta online permette già agli utenti di fare alcuni esperimenti con le funzioni. Si può già caricare uno script e farlo leggere ad una delle voci preimpostate scegliendola dalla libreria o registrare un frammento della propria e riutilizzarla a piacimento. Essendo calibrato sull’inglese, allo stato attuale la veridicità dei file audio risulta molto più definita e credibile in versione inglese rispetto alle altre lingue.
Clonazione vocale: un’AI in crescita
Attualmente l’unica clonazione vocale che può essere effettuata con Augie è in tempo reale; registrazione di esempio e clonazione possono essere fatte solo nella stessa sessione. Questo per evitare che qualuno inserisca voci esterne senza consenso. Il team si è detto consapevole di quelli che sono i rischi di questo genere di tecnologia.
“Abbiamo già considerato cosa potrebbe andare storto – ha aggiunto Toeman – quindi siamo molto attenti a chi può utilizzare la voce preregistrata per la clonazione“.
Augie è solo l’ultimo esempio del filone AI di clonazione vocale, che è a tutti gli effetti entrato nella nostra quotidianità, forse anche più di quello che i più riescano a immaginare. Samsung consente già alle persone di utilizzare una voce AI per rispondere alle chiamate e più escono nuovi tool più aumentano le polemiche legate alla sicurezza e al tema del copyright.
Recentemente anche all’interno del mondo dei doppiatori si è scatenato un dibattito, destinato inevitabilmente a proseguire.