Weekly AI news è la rassegna stampa settimanale curata dai nostri editor sui temi più rilevanti legati all’AI. Sanità, legal, trasporti, innovazione, moda, ambiente: ogni settimana, una raccolta delle novità che stanno cambiando il mondo
I temi trattati all’interno dell’articolo
AI per rilevare le scosse di terremoto in città rumorose
Alcuni ricercatori negli Stati Uniti e in Cina hanno sviluppato un algoritmo capace di riconoscere i segnali sismici in città molto caotiche, rimuovendo il rumore dell’attività umana. Chiamato UrbanDenoiser, l’algoritmo viene addestrato utilizzando rumori rilevati in un ambiente urbano e segnali di terremoto rilevati in una località più rurale.
L’AI prevede gli uragani
Utilizzando i modelli di osservazione ottenuti dall’analisi wavelet, è stato possibile creare una previsione probabilistica bayesiana di Machine Learning a lungo termine per ciascuna delle categorie di uragani atlantici.
L’AI aiuta lo smaltimento dei rifiuti tossici
Ricercatori hanno utilizzato un’intelligenza artificiale per esplorare le combinazioni di coppie di composti tra i 200 maggiori prodotti dall’industria chimica. In particolare, si sono analizzate quali sostanze chimiche potrebbero essere sintetizzate per ottenere altri prodotti utili come farmaceutici, agrochimici, profumi e fragranze. Il computer ha identificato la possibilità di sintetizzare circa 300 farmaci e altri composti utili dai 200 composti di scarto esaminati. Questi includono alcuni dei farmaci più prescritti al mondo, come un farmaco per l’asma e uno per la pressione sanguigna.
Apple Watch ed il monitoraggio del cuore
Ricercatori della Mayo Clinic hanno sviluppato un algoritmo in grado di sfruttare il tracciato cardiaco con Apple Watch per individuare pazienti con disfunzione ventricolare sinistra. La disfunzione sistolica del ventricolo sinistro si verifica quando la contrazione del ventricolo si indebolisce. È un problema che riguarda dal 2% al 3% delle persone nel mondo e fino al 9% delle persone con più di 60 anni.
L’AI riduce i costi del paziente alle strutture
Più del 33% delle attività eseguite personalmente dai medici possono essere automatizzate. L’uso dell’apprendimento automatico potrebbe garantire importanti risparmi sui costi della salute: solo negli Stati Uniti gli esperti stimano che, entro il 2026, si potranno risparmiare oltre 150 miliardi di dollari, attraverso l’adozione di questa tipologia di tecnologie.
L’intelligenza artificiale nella sanità: tecnologie in uso e prospettive future
L’intelligenza artificiale nella sanità è un’alleata nella prevenzione e nella cura di diverse malattie. Allo sviluppo di tecnologie efficaci, corrispondono però dubbi in tema di privacy. Per superare questo problema, un recente studio dell’Università di Leeds ha preso in considerazione un sistema di “swarm learning” (o apprendimento “a sciame”). Questa condivisione indiretta permetterebbe di addestrare sempre di più gli algoritmi senza però pregiudicare la privacy dei pazienti.
Intelligenza artificiale e privacy: quale legame?
Nonostante l’importanza dell’uso dell’IA, sono sorti alcuni dubbi riguardo l’utilizzo massivo di questa tecnologia in molti settori poiché si nutre, per migliorare, di dati e soprattutto di dati personali. In questo articolo, viene spiegato più dettagliatamente la correlazione tra i dati e l’Intelligenza Artificiale.
Cos’è l’intelligent data processing?
L’intelligent data processing permette a un programma di estrarre informazioni da diverse tipologie di dati, velocizzando e facilitando il lavoro umano. In questo articolo vengono spiegati vantaggi e problematiche di questa tecnologia.
L’intelligenza artificiale nei sistemi di realtà virtuale e aumentata
Le tecnologie di realtà virtuale e aumentata sfruttano sempre di più le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Questa rende l’esperienza più immersiva e interattiva, ma potrebbe minacciare la nostra privacy. Come? I dati raccolti da sistemi simili provengono direttamente dalle nostre vite. Si tratta di dati di geolocalizzazione e biometrici, immagini del mondo che ci circonda e audio ascoltati nell’ambiente in cui viviamo. Bilanciare il diritto alla riservatezza e la spinta all’innovazione non è facile, ma sarà necessario sviluppare leggi che tengano in considerazione i reali rischi derivanti da queste tecnologie, ma che non limitino l’inevitabile progresso che caratterizzerà l’ambito nei prossimi decenni.