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Fate dormire l’AI! | Weekly AI news #33

Weekly AI news è la rassegna stampa settimanale curata dai nostri editor sui temi più rilevanti legati all’AI. Sanità, legal, trasporti, innovazione, moda, ambiente: ogni settimana, una raccolta delle novità che stanno cambiando il mondo.

La tata digitale che decifra il pianto dei bambini

Un’applicazione che aiuta i genitori a comprendere le necessità dei loro figli decifrandone il pianto. È la funzionalità su cui punta la startup bresciana Zoundream. L’intelligenza artificiale alla base del software analizza le onde del pianto del singolo neonato, che rispecchia caratteristiche universali condivise da tutti i bambini. Il suono, in particolare, è tracciato su cinque bisogni fondamentali: la fame, il sonno, le coliche, il dolore fisico e la richiesta di attenzione. Il software sarà integrato, nel primo semestre del 2023, in numerosi baby monitor e home-connected device prodotti in Europa, Stati Uniti e Cina, mentre, per l’anno successivo, si pensa a un’evoluzione dell’applicazione, in modo da introdurre la possibilità di individuare eventuali disturbi presenti nel bimbo, per la diagnosi precoce di malattie di neuro-sviluppo o disturbi del linguaggio e dell’udito.

La giustizia predittiva

Nasce una piattaforma, tutta italiana, dedicata alla previsione degli esiti dei giudizi. Il prototipo di intelligenza artificiale, nato come progetto di ricerca, è il primo in Italia e permette di conoscere l’orientamento giurisprudenziale prevalente su diverse tematiche giuslavoristiche. Si tratta del progetto del Centro Studi Giuridici dell’Università Ca’ Foscari, realizzato nell’ambito Uni4Justice, in collaborazione con la Corte d’appello di Venezia e Unioncamere Veneto e con il supporto tecnico di Deloitte.

Smart city e autoproduzione energetica

Chorus Life è un rivoluzionario progetto di rigenerazione urbana che Costim – holding industriale controllata da Polifin e partecipata da Unifin – sta realizzando a Bergamo. Il progetto recupererà 70mila metri quadrati dell’ex area industriale Ote per la creazione di un quartiere del futuro. Una smart city tecnologica che punta sull’autoproduzione energetica, con l’installazione di un impianto di trigenerazione che produrrà allo stesso tempo energia elettrica, termica e frigorifera con alti livelli di efficienza.

Ordini di mele fatti con l’AI

La società eVISO, dotata di un’infrastruttura di intelligenza artificiale proprietaria, ha reso noto che ieri è stato evaso un ordine di oltre 100 tonnellate di mele effettuato il 21 dicembre 2021 su SmartMele. Si tratta di una piattaforma dedicata alla negoziazione nel mercato delle mele con consegna differita nel tempo. “Attraverso un attento controllo di qualità”, eseguito sulla piattaforma SmartMele, la società afferma che “viene garantita la conformità del prodotto spedito rispetto a quanto è stato acquistato dal buyer”.

Meta lancia Galactica, l’enciclopedia basata sull’AI

Meta ha lanciato la piattaforma Galactica, un’enciclopedia basata sull’intelligenza artificiale. Il servizio, però, è durato solo 48 ore, in quanto ha presentato da subito risultati sbagliati e al limite dell’assurdo (per Galactica, infatti, il Colosseo è un centro commerciale) e, secondo diversi esperti del settore, sarebbe stato un pericolo per la scienza.

L’intelligenza artificiale per scrivere testi

Le potenzialità di content generation dell’intelligenza artificiale non sono sfuggite neanche agli studenti. Molti, infatti, utilizzano l’AI per la produzione di testi. Una pratica mal vista dalla maggior parte dei docenti, ma analoga a quella alla quale ricorrono molte testate giornalistiche. Un sondaggio condotto nel 2019 su 71 testate di 32 Paesi ha infatti rilevato che l’intelligenza artificiale è già una “parte significativa del giornalismo”. Questa viene infatti utilizzata per la raccolta di notizie, per la produzione di articoli (fact checking automatico, trasformazione dei report finanziari in articoli, ecc) e per la distribuzione.

L’AI aumenta l’essere umano, ma non lo sostituisce

In molti si chiedono se l’intelligenza artificiale potrà mai sostituire l’essere umano. Un dubbio e un timore condivisi anche da diversi esponenti del mondo tech. In realtà, però, secondo numerosi esperti, mentre ciò è possibile relativamente a compiti ripetitivi e meccanici, facilmente eseguibili anche da una macchina adeguatamente addestrata, lo è meno (o non lo è affatto) per quanto riguarda altri aspetti della vita, che richiedono un approccio più ‘umano’. A questa conclusione giunge anche Massimo Chiriatti, Chief Technology & Innovation Officer di Lenovo Italia.

Fate dormire l’AI!

L’intelligenza artificiale è molto efficiente nell’esecuzione di specifici compiti. Lo è meno, invece, quando si tratta di apprenderne di nuovi una volta addestrata. Quando si vuole insegnare all’AI a svolgere un nuovo compito (apprendimento permanente), infatti, la sua abilità di eseguire quello precedentemente appreso viene drasticamente compromessa. L’apprendimento permanente è qualcosa in cui il cervello umano è estremamente abile: continuiamo ad apprendere nuove abilità e conoscenze per tutta la nostra vita. Ad aiutarci è anche il sonno. Per questo motivo, un team di ricercatori cechi ha sviluppato un sistema che permette alle AI di sperimentare qualcosa di simile al sonno, una riaccensione dei neuroni artificiali di cui è composta l’AI in maniera caotica, riattivando così anche le connessioni fissate nel corso del precedente periodo di attività. Nel corso della ricerca, grazie al ‘sonno’, l’AI ha potuto apprendere un nuovo compito senza compromettere le sue performance nel primo.

AI news | AI Bill of Rights: 5 principi per tutelare i cittadini americani

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale apre il campo a una serie di rischi. Per questo motivo, il Governo americano ha deciso di elaborare una bozza di AI Bill of Rights. Un documento che contiene cinque principi fondamentali il cui rispetto potrebbe garantire una maggiore tutela dei cittadini.


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