L’AI nel nucleare | Weekly AI news #1

L’AI nel nucleare | Weekly AI news #1

L’Intelligenza artificiale per il riuso dei rifiuti tessili: il progetto Atelier Riforma

Atelier Riforma è una startup che affronta il problema dei rifiuti tessili nell’industria della moda partendo dai vestiti usati e destinati ad essere gettati. Re4Circular, la tecnologia proprietaria sviluppata dall’azienda, è uno dei primi esempi di Intelligenza artificiale applicata alla catalogazione e digitalizzazione dei rifiuti tessili: questi ultimi vengono classificati e indirizzati verso destinazioni sostenibili, riuso e riciclo. Non solo, l’azienda viene da un’esperienza a vocazione sociale, avendo creato partnership con oltre 25 realtà sartoriali in tutta Italia, tra cui sartorie sociali che promuovono l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

L’intelligenza artificiale utilizza le caratteristiche facciali per diagnosticare meglio le malattie genetiche rare

A volte le malattie genetiche rare possono essere riconosciute attraverso i tratti del viso, come sopracciglia, naso o guance dalla forma caratteristica. I ricercatori dell’Università di Bonn hanno ora addestrato un software che utilizza le foto dei ritratti per diagnosticare meglio tali malattie. La versione migliorata “GestaltMatcher” ora può rilevare anche malattie che non gli sono ancora note. Riesce anche a diagnosticare malattie note con un numero molto ridotto di pazienti.

Un’azienda californiana sfrutta l’intelligenza artificiale di Google per la fusione nucleare

Appena qualche ora di lavoro invece di oltre due mesi. Tutto grazie a degli algoritmi. Che l’intelligenza artificiale riesca in certi ambiti a snellire molto procedure e processi non è una novità. Ora però è un’azienda che si occupa di fusione nucleare, la Tea Technologies, ad aver avviato una collaborazione con Google. L’obiettivo è arrivare il prima possibile ad una soluzione che permetta di commercializzare questo tipo di tecnologia. Affinché la fusione diventi economicamente sostenibile, deve prima poter generare più energia di quanta ne consumi. Nell’articolo di Repubblica viene spiegato l’uso dell’AI Google nei reattori.

Intelligenza artificiale ed emulazione della decisione del giudice

La massima aspirazione di alcuni fautori dell’intelligenza artificiale è di eliminare del tutto il ruolo del giudice nell’espletamento di significative attività dell’uomo. Ciò potrebbe implicare l’adozione di meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie completamente automatizzati, eventualmente collegati a piattaforme blockchain. L’obiettivo, da molti considerato utopistico, è quello di creare un “giudice robot”, in grado di decidere controversie sulla base dell’elaborazione statistica di dati. Anche la sfera del processo – civile, penale, amministrativo, contabile – è chiamata a confrontarsi con le implicazioni del digital turn. Nell’articolo il processo.

La cefalea a grappolo ha “voce”: il software la previene

Un computer aiuta il medico nella diagnosi, riconosce la “voce” della cefalea a grappolo. «Questa malattia, tra le più temibili, colpisce 180mila italiani e viene altrimenti individuata in imperdonabile e inspiegabile ritardo. Fino a sei anni dopo la comparsa dei sintomi», certifica Antonio Russo, professore universitario della “Vanvitelli” di Napoli che ha utilizzato un software per l’analisi di alcune parole pronunciate da 33 pazienti, registrando le interviste in uno studio clinico. Dall’analisi spettrale degli audio acquisiti in digitale, il timbro è infatti risultato inconfondibile: un certo tipo di raucedine può essere spia della patologia.

Cuore senza più segreti grazie a una nuova Tac

Si chiama Revolution Apex ed è una Tac all’avanguardia, installata per la prima volta in Italia al Centro cardiologico Monzino di Milano, per consentire un esame personalizzato del cuore minimizzando l’esposizione alle radiazioni. L’aspetto centrale dell’innovazione è rappresentato dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata all’imaging cardiovascolare attraverso la creazione di un algoritmo specifico per l’analisi delle immagini di ogni paziente. Alla base di questa tipologia di apparecchiature c’è infatti l’applicazione di algoritmi per la ricostruzione delle immagini non standard e uguali per tutti i pazienti, bensì definiti in base allo specifico esame e allo specifico paziente da valutare. Un altro vantaggio del macchinario è quello di ridurre sempre di più la tendenza alla sovrastima della patologia coronarica in presenza di calcificazioni, aspetto che da sempre è stato un punto debole delle Tac cardiache di prima generazione. Ora invece, grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale, è possibile attenuare la penombra che circonda la placca calcifica, che talvolta può essere responsabile di casi di falsi positivi.

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