5 applicazioni sorprendenti di ChatGPT

Paolo Marinoni 1 Febbraio 2023

7 minuti

Se intendi aumentare la tua produttività, ChatGPT potrebbe essere lo strumento che fa per te. Il chatbot di OpenAI può essere utilizzato nello svolgimento di svariati compiti, alcuni dei quali potrebbero sorprenderti. Ecco 5 interessanti applicazioni di ChatGPT.

Tutti abbiamo sentito parlare di ChatGPT, il chatbot intelligente sviluppato da OpenAI. Ma non tutti sanno sfruttare al massimo le sue potenzialità.  

Il chatbot, che in molti utilizzano per rielaborare contenuti testuali, è in realtà in grado di aiutarci in una molteplicità di compiti: dall’automazione di attività ripetitive e meccaniche alla scrittura di formule per Excel, dalla predisposizione di email e documenti alla scrittura di una canzone. 

Le sue funzionalità non si limitano infatti a quelle ‘native’: ChatGPT può essere integrato o utilizzato ‘in tandem’ con altri programmi e rendere più facile lo svolgimento di svariate attività. 

1. Lavorare in Excel con ChatGPT

Il chatbot di OpenAI è in grado di facilitare l’elaborazione di un foglio di Excel. Il programma può infatti aiutare:  

  • nella formattazione delle celle e dei fogli di lavoro; 
  • nella creazione e nell’utilizzo di formule e funzioni; 
  • nella visualizzazione, nell’analisi, nella manipolazione e nell’organizzazione dei dati
  • nella creazione di grafici
  • nell’automatizzazione di attività ripetitive attraverso la scrittura di macro
  • e in molto altro. 

Microsoft Excel dispone di funzionalità che assistono anche gli utenti meno esperti nell’utilizzo del software, ma ChatGPT permette un approccio più naturale. Per scrivere una formula – anche complessa – basta infatti spiegare per iscritto al chatbot cosa si intende fare ed ecco che il programma sforna una formula pronta per l’uso. 

E non solo: ChatGPT può infatti spiegare nel dettaglio le funzioni di ogni singola formula, analizzandola e sezionandola nei suoi elementi di base, al fine di farla comprendere al meglio al suo interlocutore. 

2. La scrittura e l’invio automatico di email

ChatGPT permette anche di generare diverse tipologie di email a seconda delle esigenze. Indicando il grado di formalità, i contenuti e il destinatario, il programma sarà capace di scrivere un messaggio coerente e ben strutturato. 

5 applicazioni di ChatGPT - Email

Come spiegato nel video riportato sopra (minuto 7:55), il software è in grado di scrivere macro utilizzabili all’interno di Excel. Nell’esempio indicato, in particolare, viene mostrato come ChatGPT abbia prodotto una macro utile per la composizione e l’invio automatico di email a determinati indirizzi (indicati all’interno del foglio Excel) e con un contenuto e un formato specifici (definiti all’interno della chat). 

Un sistema che permette di risparmiare tempo prezioso e destinabile ad altre attività più complesse, evitando di svolgere compiti ripetitivi e automatizzabili. 

3. ChatGPT per la programmazione

Il chatbot sviluppato da OpenAI è un valido alleato anche per un programmatore. In un video pubblicato di recente, lo youtuber Nick White ha dimostrato come, utilizzando il sistema, sia possibile sviluppare un semplice sito internet senza conoscenze pregresse.  

Nello specifico, il creator ha chiesto consigli a ChatGPT, dalle fasi di progettazione alla programmazione vera e propria, riuscendo a pubblicare un sito funzionante per la ricerca di lavoro (utilizzando dati di prova) in meno di 20 minuti

4. Imparare una lingua straniera

L’apprendimento delle lingue avviene sempre più virtualmente, attraverso lezioni online e l’utilizzo di piattaforme digitali che offrono contenuti testuali, video, podcast e molto altro. ChatGPT potrebbe contribuire in tal senso, rendendo l’attività di apprendimento più efficace e personalizzata

Con ChatGPT, è possibile generare dialoghi naturali, su qualsiasi argomento e a qualsiasi livello. La conversazione può essere anche reindirizzata a seconda delle esigenze, chiedendo al chatbot, per esempio, di utilizzare un determinato tempo verbale, lessico specifico o un registro formale o informale. 

Il sistema può anche correggere gli errori e spiegare concetti grammaticali, con tanto di esempi, più o meno approfonditamente. Si può infatti chiedere al software di semplificare o aggiungere dettagli alle sue ‘lezioni’, permettendo di personalizzare ulteriormente l’esperienza di apprendimento. 

Ma non solo: ChatGPT è anche in grado di creare un piano di apprendimento che meglio si adatta alla routine dello specifico utente e di generare test utili alla verifica delle competenze. 

5. L’AI autrice di canzoni

Grazie alla sua capacità di rielaborazione e generazione testuale, ChatGPT è capace anche di scrivere canzoni ‘originali’, partendo da tutti i testi su cui è stato addestrato. 

Di recente, Il Sole 24 Ore ha chiesto al chatbot di scrivere cinque diversi brani – uno sanremese, uno trap, uno alla Vasco Rossi, uno napoletano e uno alla Franco Battiato – e i risultati sono stati sorprendenti. La creatività umana è però un elemento che ancora manca al sistema generativo, che si limita a rielaborare testi già esistenti.

Possibili problematiche

Quest’ultimo aspetto, in particolare, ha portato diversi enti ad accusare le AI generative di violazione dei loro diritti d’autore. Ma non solo: le capacità di elaborazione testuale di ChatGPT permettono infatti la produzione di testi verosimili e che ‘ben’ si prestano alle fake news.

Le funzioni di rielaborazione e generazione di testi possono inoltre indurre anche gli studenti in tentazione: perché passare ore a fare i compiti quando ci può pensare un’AI al posto tuo? Questo abuso ha portato alcune scuole a chiedere che l’intelligenza artificiale venga messa ‘al bando’ dalle aule, mentre c’è chi sostiene che la sua adozione in ambito scolastico possa risultare molto utile.

Un’applicazione sviluppata da uno studente di Computer science a Princeton punta a risolvere la questione: si tratta di un sistema capace di scovare i plagi e i contenuti elaborati dall’intelligenza artificiale. Attualmente, il sistema non risulta essere molto preciso, ma la stessa OpenAI ha annunciato di essere al lavoro per affrontare il problema.


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